Corporate Wellbeing: cos’è, perché è importante parlarne e quali sono gli indicatori del benessere nelle organizzazioni.

da Redazione | 14 Aprile 2022 | Learning |

Cosa intendiamo quando parliamo di benessere organizzativo?

Oggi all’interno delle aziende si respira un’aria diversa rispetto al passato. Complice la pandemia e la ridefinizione di nuove dinamiche interne che vedono coinvolti in prima linea HR, manager e collaboratori, il tema del corporate wellbeing ha assunto un’importanza centrale. Sono soprattutto i giovani a chiedere alle aziende programmi di benessere che non tengano conto del solo aspetto remunerativo, ma che abbiano l’obiettivo di lavorare su un concetto di benessere più ampio. Al centro del dibattito, una nuova concezione dell’individuo in azienda e di felicità.

Inoltre, diverse ricerche testimoniano che l’implementazione di programmi volti al welfare dei collaboratori generano dei ritorni economici positivi, diretti e misurabili in termini di riduzioni del turnover, dell’assenteismo e incremento della retention. Per questo motivo, parlare di benessere all’interno dell’organizzazione è prioritario, soprattutto in un contesto come quello attuale nel quale l’individuo diventa più consapevole di se stesso e dei propri bisogni, e sempre meno disposto a sacrificare il proprio tempo personale per il lavoro.

Perché è importante parlare di benessere organizzativo oggi?

Sempre più persone all’interno delle aziende non sono più disposte a tollerare alti livelli di stress. Questi ultimi possono portare alla crescita di malesseri e malattie croniche legate agli stili di vita che peggiorano la qualità della vita delle persone. Il tema del corporate wellbeing è tanto attuale quanto il fenomeno delle grandi dimissioni a cui è strettamente legato: a novembre 2021, negli Stati Uniti, 4,53 milioni di lavoratori si sono licenziati. In Italia, nel 2021 abbiamo assistito a 484 mila dimissioni su un totale di 2,5 milioni di cessazioni. Si parla di un +37% sul primo trimestre del 2021, +85% sul 2020 e +10% sul 2019 (fonte: wallstreetitalia).

Questo fenomeno ha evidenziato che i lavoratori dipendenti sono meno disponibili a lavorare se le condizioni non rispecchiano i loro valori. Per questo motivo si assiste a un rapido aumento del numero di aziende che sta operando con un ruolo attivo nella promozione di comportamenti sani per prevenire o ridurre le malattie, introducendo programmi di salute e benessere.

Gli indicatori del benessere organizzativo

Investire in salute e benessere dei dipendenti crea valore all’organizzazione aziendale, e contribuisce a migliorare la qualità della vita delle persone. Gli effetti positivi di una migliore salute fisica, mentale e sociale, influiscono sugli indicatori che afferiscono al benessere aziendale.
Tra questi, ecco i più importanti:

  • Ambiente che deve essere idoneo a favorire la collaborazione tra le persone. Oltre a questo, si richiede flessibilità che coincide con la possibilità di lavorare da remoto;
  • Obiettivi chiari e coerenza tra obiettivi enunciati e pratiche condivise
  •  Valorizzazione e riconoscimento delle competenze
  • Ascolto dei dipendenti e circolazione delle informazioni
  • Riduzione dei livelli di stress, anche grazie a programmi volti a migliorare la salute psicofisica delle persone
  • Gestione dei conflitti

Questi indicatori si traducono con la soddisfazione del dipendente nei confronti dell’organizzazione, nell’elevato coinvolgimento al lavoro e nella sensazione di far parte ci un team. Di fondamentale importanza, la percezione di equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, a cui si aggiunge la fiducia e la stima nei confronti del management.

Il benessere organizzativo è un processo dinamico che prende in considerazione diverse dimensioni, e che riguarda tutte le persone in azienda. E intanto che ci interroghiamo su questo argomento, cercando di capire quale sarà lo scenario dei prossimi mesi, sono le aziende stesse che ci raccontano com’è cambiato negli ultimi tempi il concetto stesso di “corporate wellbeing”.

Grazie alle interviste fatte a manager e responsabili HR intervistati nella serie “Learning Tips” e “Learning Tips HR” abbiamo testimoniato l’impegno delle principali realtà italiane nel voler procedere lungo il cammino che porta a migliorare la vita per le persone nelle aziende. Oggi sono sempre più le organizzazioni che offrono programmi legati all’alimentazione, alla salute mentale grazie a incontri con psicologi e coach, allo sviluppo della leadership. A questo si aggiungono benefit di tipo economico che vanno a coprire le spese mediche e quelle per l’attività fisica, ad esempio.

Sei un’azienda, o un professionista che lavora nell’ambito delle risorse umane e del change management? Sviluppa nuove competenze, e diventa parte attiva del cambiamento all’interno dell’organizzazione in cui operi. Visita il nostro sito dove potrai trovare tutti i corsi relativi al tema del wellbeing. 

condividi l’articolo