Reskilling: una risposta strategica a un mondo del lavoro in evoluzione

da Redazione | 19 Maggio 2022 | Direction |

Il fenomeno dilagante della Great Resignation sta sconvolgendo il mondo del lavoro per come lo abbiamo sempre conosciuto. Secondo uno studio di McKinsey, con quasi il 23% di dimissioni in più rispetto ai livelli pre-pandemia, e quasi 48 milioni di lavoratori che si sono dimessi nel 2021 nel mondo, le aziende stanno affrontando un periodo di grandi sfide. Nel nostro Paese solo fra aprile e giugno 2021 quasi mezzo milione di persone ha dato le dimissioni, secondo le rilevazioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’Institute for Business Value ha sottolineato che le principali ragioni che portano le persone a dare le dimissioni sono la necessità di lavorare in una realtà più flessibile (32%), e la volontà di avere incarichi più mirati e soddisfacenti (27%). Nello scegliere il nuovo posto di lavoro, quello che guardano le persone è l’equilibrio tra lavoro e vita privata (51%) e le opportunità di avanzamento di carriera (43%). Inoltre, più del 40% ha sottolineato che l’etica e i valori del datore di lavoro sono importanti per motivarli e farli sentire parte di un gruppo, mentre il 36% ha affermato di apprezzare le opportunità di apprendimento continuo.
Le aziende si trovano quindi ad affrontare un periodo complesso dove oltre alla carenza di manodopera stanno affrontando importanti gap di competenze considerando anche che le capacità di cui un’impresa ha bisogno non sempre corrispondono alle abilità che la forza lavoro possiede. Infatti, secondo una ricerca condotta da West Monroe Partners, ben il 56% dei professionisti HR sostiene che il gap di competenze dei dipendenti della loro azienda è “da moderato a grave” a fronte di un 6% che non ha percepito questa problematica.
Gli sforzi di reclutamento messi in campo dalle aziende giocano un ruolo importante nel supportare le aziende ad affrontare queste sfide, ma il reskilling delle proprie risorse è sicuramente un’alternativa valida ed efficace. In questo contesto senza precedenti, la formazione assume un ruolo fondamentale per assicurare la vitalità dei talenti e la loro permanenza in azienda.

Cos’è il reskilling?

Con il termine “Reskilling” si intende la capacità di un dipendente di acquisire conoscenze e competenze necessarie per svolgere una nuova mansione lavorativa, diversa rispetto a quella che svolge attualmente. Questa strategia permette all’azienda di non assumere nuovo personale e di affrontare la carenza di competenze all’interno dell’impresa, utilizzando le proprie risorse. Differisce dall’Upskilling che prevede invece che i dipendenti vengano formati per acquisire nuove competenze utili a proseguire nello svolgimento delle mansioni attuali.

Uno dei maggiori vantaggi del reskilling è legato alla possibilità di aiutare le aziende a prevenire una crisi di talenti. Considerando che il costo medio per l’assunzione di nuovi dipendenti è molto alto, le organizzazioni possono risparmiare riqualificando le persone già presenti in azienda. Ma mitigare i costi del turnover è solo uno dei numerosi benefici legati al reskilling.
Il reskilling porta anche a:

Quali sono i benefici del reskilling per lavoratori e aziende?

Uno dei maggiori vantaggi del reskilling è legato alla possibilità di aiutare le aziende a prevenire una crisi di talenti. Considerando che il costo medio per l’assunzione di nuovi dipendenti è molto alto, le organizzazioni possono risparmiare riqualificando le persone già presenti in azienda. Ma mitigare i costi del turnover è solo uno dei numerosi benefici legati al reskilling.


Il reskilling porta anche a:

  • Attrarre nuovi talenti. I programmi di riqualificazione danno ai team di reclutamento un vantaggio perché risultano molto più attraenti per i nuovi talenti. È risaputo che la maggior parte dei dipendenti crede che avere accesso alla formazione sia importantissimo per la propria soddisfazione e benessere in azienda. Inoltre, il reskilling può stimolare i nuovi assunti aprendo loro le porte a nuove opportunità di carriera.
  • Aumentare la fedeltà dei dipendenti. Le aziende che offrono opportunità di reskilling costruiscono fedeltà e ispirano prestazioni migliori. Infatti, le aziende che sono in grado di promuovere il talento dall’interno sono in grado di trattenere i dipendenti quasi il doppio del tempo rispetto alle aziende che non lo fanno. I dipendenti sono anche molto più propensi a cercare un nuovo lavoro se sentono che la loro attuale organizzazione non fa buon uso del loro talento.
  • Prepararsi per il futuro. La società di ricerca globale McKinsey prevede che entro il 2030 il 40% dei lavoratori potrebbe aver bisogno di modificare o cambiare lavoro. Riqualificando la forza lavoro oggi, le aziende possono essere proattive e abbracciare nuovi modelli di business al passo con le competenze del futuro.

Come creare un programma di reskilling?

Quando si progettano programmi di reskilling, i team HR dovrebbero utilizzare percorsi formativi che presentino ai dipendenti gli step necessari per il raggiungimento dei loro obiettivi mantenendoli motivati. A seconda degli obiettivi, il reskilling può durare da poche settimane fino a un intero anno. Per i programmi più lunghi e una forza lavoro più grande, le aziende potrebbero aver bisogno di assumere fornitori esterni per gestire e integrare i differenti programmi di reskilling.

Come progettare le iniziative di reskilling?

Per definire i gap di competenze, i manager HR possono condurre un’analisi della loro forza lavoro confrontandosi con altri leader dell’azienda identificando così le competenze necessarie e misurando quelle già esistenti tra i dipendenti.
I programmi di reskilling devono tenere conto delle maggiori sfide a cui vanno incontro i dipendenti

Per esempio:

  • Il tempo a disposizione. La mancanza di tempo è una delle maggiori barriere alla riqualificazione, è quindi cruciale che la rilevanza dell’apprendimento sia evidenziata in tutte le esperienze formative.
  • Diversificare i metodi di formazione. L’eLearning, la formazione sul posto lavoro e via social hanno tutte una rilevanza quando si parla di reskilling. Ogni azienda deve assicurarsi di poter fornire ai suoi dipendenti una varietà di opzioni e strumenti che soddisfino i diversi stili di apprendimento.
  • Includere le soft skill. I programmi di riqualificazione che offrono formazione sulle soft skill sono fondamentali per insegnare ai propri dipendenti come rapportarsi in modo efficace con le persone che fanno parte del proprio contesto lavorativo.
  • Misurare i risultati. Nessun programma di reskilling è efficace senza i dati che lo dimostrano. Per misurare i risultati è necessario considerare dei focus group di follow-up per i dipendenti che hanno completato un programma. Ancora più importante è misurare le loro prestazioni post-formazione sul lavoro.

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