Formazione fa rima con competitività
In un mercato del lavoro caratterizzato da grande dinamicità e in rapidissima evoluzione, è importante per chi lavora restare sempre al passo con le innovazioni e sviluppare le competenze che via via l’ambiente richiede.
È quindi di decisivo per la loro stessa competitività che le aziende abbiano dipendenti sempre aggiornati. Affinché questo accada, uno degli elementi più importanti è che aziende e lavoratori investano in progetti di formazione continua.
Formazione: un asso nella manica nella “guerra dei talenti”
In un momento storico caratterizzato dalle “grandi dimissioni” – secondo il rapporto del CENSIS l’82,3% dei lavoratori italiani afferma di non essere soddisfatto della propria occupazione – la formazione, se ben strutturata, può avere un alto valore motivazionale per il dipendente, oltre a essere un elemento capace di attrarre nuovi talenti e minimizzare il turnover, con tutto ciò che comporta in termini di costi aziendali e sociali.
Non solo competenze: l’importanza delle soft skills
L’oggetto della formazione continua deve essere pensato come un orizzonte molto ampio: non si tratta soltanto di acquisire nuove competenze o capacità tecniche legate al ruolo, ma anche di sviluppare o potenziare le soft skill, abilità trasversali utili in tutti i contesti, mai come oggi di estrema importanza.
Del resto, il concetto di formazione continua è stato inserito dall’Unione Europea fin dal 1994, tra gli obiettivi finanziati dal Fondo sociale europeo. Ufficialmente il suo obiettivo è quello di “agevolare l’adattamento dei lavoratori e delle lavoratrici ai mutamenti industriali e alle evoluzioni dei sistemi di produzione” ma l’idea in essa contenuta non si limita necessariamente alla formazione dei lavoratori dipendenti. Possiamo piuttosto pensare a una forma di valorizzazione della capacità di imparare, che deve essere mantenuta viva durante l’intero arco dell’esistenza e deve riguardare le caratteristiche della singola persona, i suoi obiettivi e il suo contesto.
Non c’è innovazione senza apprendimento
In ambiente aziendale, oggi l’innovazione è un elemento indispensabile per il successo. Per innovare, però, è necessario continuare a imparare. Per vedere le cose da nuove prospettive, per pensare a soluzioni nuove ai problemi che ogni giorno si presentano, per fare fronte e gestire il cambiamento è indispensabile che la capacità di apprendimento venga coltivata con costanza.
Una cultura aziendale che valorizzi la formazione sarà apprezzata e condivisa soprattutto quando saranno i leader i primi a trasmettere coinvolgimento e a credere nel valore del programma stesso. Se le aziende sapranno mettere a disposizione tempo e risorse, ne trarranno un indiscutibile vantaggio a moltissimi livelli.
