L’IA e le risorse umane: una questione di equilibrio

da Redazione | 26 Marzo 2024 | Direction |

Risorse Umane: se volessimo delineare le tendenze del mondo del lavoro nel prossimo anno, al netto della dinamicità che caratterizza tutti i settori e in generale tutta la nostra vita, non possiamo certamente trascurare la pervasività dell’Intelligenza Artificiale che, presente ormai in tutti i settori, modificherà inevitabilmente anche il modo di lavorare dei professionisti di questo settore.

Intelligenza Artificiale: questione di mindset

Si è molto parlato dell’Intelligenza Artificiale, ora con entusiasmo anche eccessivo, ora con non troppo malcelato timore che la sua presenza così pervasiva possa portare a significative perdite di posti di lavoro. In realtà, è realistico il contrario, ovvero che i posti di lavoro al netto di tutto aumentino proprio grazie all’IA. È però necessario che le aziende adottino un atteggiamento mentale aperto nei confronti dell’IA, che contemplino le diverse modalità possibili di collaborazione uomo – macchina. Oggi l’IA ha tantissime applicazioni ma ogni azienda dovrà valutare in quali aree strategiche per il proprio business converrà ricorrere al suo supporto e stabilire chiare policy di utilizzo, in modo da utilizzare le opportunità offerte dallo strumento per creare effettivamente valore.

L’IA e le HR

In questo importantissimo processo le HR avranno un ruolo cruciale: sarà infatti compito loro rassicurare le persone in azienda sul fatto che l’IA non finirà con il sostituire le loro mansioni e a convincerle della necessità di interventi formativi continuativi per restare al passo con il veloce evolvere della tecnologia.  

Ma l’IA può anche essere uno strumento potente al servizio della funzione HR. Il primo utilizzo e più semplice è senza dubbio quello di automatizzare alcuni task amministrativi o comunque routinari, ma l’IA può essere un valido strumento per facilitare il primo screening dei curriculum e aiutare a ridurre i bias nella prima fase di selezione.

L’IA è inoltre uno strumento potentissimo per l’analisi dei dati relativi alle performance dei dipendenti che potranno aiutare il processo decisionale o l’orientamento formativo per ogni singolo.

Il ruolo del fattore umano

Naturalmente ci sono aspetti tipici del lavoro delle HR che non potranno mai essere sostituiti dall’IA. Il livello di empatia necessario per esercitare al meglio la professione, il dialogo con il singolo e la valutazione delle situazioni personali di ciascuno non saranno certamente delegabili a un algoritmo. È però importante che i professionisti HR abbiano una conoscenza approfondita di questa tecnologia per utilizzarla al meglio, per monitorare ed eventualmente correggere decisioni prese dall’algoritmo, oltre a intercettare eventuali esigenze di tutela dei lavoratori.

Naturalmente non tutti gli sviluppi, non tutte le evoluzioni sono e saranno prevedibili. Per questo è necessario un attento monitoraggio dell’uso della tecnologia da parte della funzione HR, facendo sì che non sia mai la tecnologia a prendere il sopravvento.

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