Le nuove professioni della cultura tra turismo, arte digitale e Made in Italy

da Redazione | 27 Settembre 2023 | Direction |

Il Made in Italy e le professioni del futuro

Di che cosa parliamo quando parliamo di Made in Italy? Potrebbe non essere facilissimo rispondere ma, senza alcun dubbio, l’espressione “Made in Italy” racchiude una ricchezza di know how e un’unicità di stile che abbraccia campi anche molto diversi tra loro come l’arte, la moda, il cibo, l’artigianato, il design… il tutto accomunato da un gusto e da una qualità inconfondibili.

Il digitale al centro

Tutto questo è sempre più riconosciuto e sempre più apprezzato, sia nel nostro Paese sia all’estero, tanto che attorno al concetto di “Made in Italy” si stanno sviluppando anche professioni del tutto nuove. Si tratta di quella che potremmo forse chiamare la “nuova frontiera delle professioni della cultura” e che, per forza di cose, hanno una forte connotazione digitale.

Proviamo a pensare a un museo: se fino a tempi non troppo lontani visitarlo era un’esperienza del tutto analogica (e non raramente anche un po’ noiosa), oggi la stessa esperienza vede l’interattività come parola d’ordine e per declinare i contenuti nelle modalità più accattivanti e attraverso i media più idonei, nascono professioni come il Creative Content Manager, il Digital storyteller & curator o il Mixed Reality Specialist, che si occupa di progettare e implementare esperienze immersive e coinvolgenti.

Artigianato 4.0

Un cambiamento simile è quello che sta vivendo il mondo dell’artigianato, sempre più spesso si sente infatti parlare di digital maker, fablab, bottega digitale o smart fabric, a indicare che la trasformazione digitale può riguardare sia la comunicazione, sia il processo creativo e produttivo vero e proprio. Un cambiamento davvero importante se si pensa che negli ultimi dieci anni in Italia hanno chiuso oltre 16.000 imprese artigiane, stritolate dalla nascita del mercato globale e dalla produzione di massa. In tutto questo, la tecnologia è sempre stata vista come antitetica al processo di produzione artigianale, ma oggi le cose stanno cambiando ed è sempre più chiaro che se si vuole restare competitivi, è impossibile rinunciare alle opportunità aperte dalla tecnologia, sia in termini di razionalizzazione della produzione che di allargamento del mercato.

La formazione e le nuove professioni

Ed è naturale che il mondo della formazione non possa restare indifferente di fronte ai cambiamenti epocali che stiamo vivendo. Nascono così corsi focalizzati sulla valorizzazione delle specificità italiane e per preparare i candidati alle nuove professioni del turismo – elemento chiave nella nostra economia –  che richiedono un mix di competenze indispensabili per soddisfare le complesse esigenze dei clienti moderni.

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