Competenze digitali: le professioni più richieste entro il 2025

da Redazione | 23 Giugno 2023 | Direction |

Competenze digitali: professionisti cercasi!

Il processo di trasformazione digitale in atto nel nostro Paese non è soltanto la prima delle sei missioni del PNRR, ma è anche la condicio sine qua non per molte tra le altre, dall’innovazione alla competitività, alla transizione ecologica, solo per nominarne alcune. Si tratta quindi di un processo che deve necessariamente stare alla base dei profondi cambiamenti strutturali indispensabili per garantire la competitività del sistema-Paese e che, altrettanto necessariamente, richiede lo sviluppo di una serie di professionalità e di competenze.

La digitalizzazione e le professioni più richieste

Non stupisce quindi scoprire che sono proprio le professioni legate alla digitalizzazione quelle più richieste nell’ultimo periodo. Nel 2022, quasi il 70% delle imprese ha investito in ambiti come tecnologie digitali, nuove formule organizzative aziendali e modelli di business innovativi e, secondo il Sole 24 Ore,  sempre lo scorso anno, in oltre sei assunzioni su dieci sono state richieste competenze digitali di base. La metà delle assunzioni aveva invece come requisito la capacità di utilizzo di linguaggi e metodi matematici e informatici e per un terzo la capacità di gestione di soluzioni innovative 4.0.

La scarsità delle competenze

Tutto bene quindi? Non proprio, perché le competenze che queste professioni richiedono sono anche più difficili da trovare. Di fatto, ai neolaureati – e in particolare a quelli in materie Stem – viene richiesto un mix di competenze digitali che sembra scarseggiare tra i candidati, se è vero che le difficoltà di reperimento raggiungono il 47,3% della domanda, come afferma il report “Competenze digitali, 2022”, elaborato dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne.

Le professioni più ricercate

Sempre 2022 tra le professioni più ricercate ci sono stati analisti e progettisti di software, ingegneri elettronici e in telecomunicazioni, progettisti e amministratori di sistemi, ingegneri elettrotecnici, ingegneri energetici e meccanici. Inoltre, tra le professioni tecniche più richieste ci sono programmatori, tecnici web, tecnici esperti in applicazioni, tecnici gestori di reti e di sistemi telematici,  tecnici dell’organizzazione della gestione dei fattori produttivi.

Non si tratta di un trend momentaneo o a breve termine: si stima infatti che fino al 2025 la richiesta di figure professionali con competenze digitali continuerà a crescere.

Un problema non soltanto italiano

Il problema della scarsità di queste risorse, però, non affligge soltanto il nostro Paese: anche in Francia, Spagna e Germania scarseggiano i lavoratori specializzati nelle materie Stem.

Una questione anche di genere

Per quanto riguarda l’Italia, c’è da dire che scontiamo anche un problema di genere: secondo i dati Istat, infatti, su 100 donne laureate, solo 16 hanno un titolo in discipline STEM che permetterà loro di accedere più facilmente al mondo del lavoro.

È quindi urgente che i lavoratori  sviluppino le competenze richieste attraverso percorsi di formazione appropriati e che le università offrano una formazione al passo con le esigenze del mondo lavorativo. Allo stesso tempo, serve scardinare urgentemente il pregiudizio che porta le donne ad allontanarsi dalle materie Stem in modo da poter colmare il gap attuale tra domanda e richiesta.

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