Innovazione nella formazione: il ruolo dell’Intelligenza Artificiale

da Redazione | 21 Agosto 2023 | Direction |

La presenza sempre più pervasiva dell’Intelligenza Artificiale in tanti ambiti della nostra vita non può non porre interrogativi e sfide anche al mondo della formazione, sia scolastica che aziendale.

Un grande dibattito hanno suscitato e continuano a suscitare i modelli di AI generativa come chatGPT che, negli USA, è stato in grado di superare l’esame finale di un di un Mba – master in business administration – ideato per la scuola Wharton dell’Università della Pennsylvania. Se da una parte questo è fonte di preoccupazione per il corpo docenti, dall’altra è innegabile che con strumenti come chatGPT sarà necessario fare i conti. È interessante a questo proposito la storia di Zsolt Katona, docente di marketing alla Berkeley Haas School of Business della California, che ha iniziato a usare GPT-2 già nel “lontano” 2019, sia per insegnare agli studenti del corso di technology leadership come usare a proprio vantaggio la IA, sia per creare gli script per i video che accompagnavano il suo corso. Oggi, Il professore pensa che ChatGPT finirà per ricoprire il ruolo di Google: il centro gravitazionale grazie al quale le persone accederanno alla conoscenza. 

Una formazione su misura

Detto questo, i vantaggi  dell’Intelligenza Artificiale nella formazione si riconoscono soprattutto per la sua capacità di personalizzare i programmi di apprendimento dando vita così a percorsi di carriera più efficaci e per fornire strumenti di sostegno agli studenti che devono colmare lacune grazie a programmi di recupero ad hoc. Ma non solo: l’IA è in grado infatti di offrire esperienze immersive e coinvolgenti – spesso combinandosi con la realtà virtuale – nonché di costituire un utile strumento per automatizzare i processi di valutazione delle prestazioni.

Verso un nuovo modello formativo.

Naturalmente però il ruolo fondamentale degli insegnanti non è destinato a venir meno: essi continueranno a essere insostituibili e ciò che che si impara nei percorsi formativi tradizionali tra scuole e università rimane di fondamentale importanza per sviluppare un pensiero critico e una capacità di apprendimento autonomo. Detto questo, stiamo inevitabilmente assistendo a una transizione dallo schema tradizionale formativo “top down” verso una modalità più fluida, orizzontale e interattiva basata sulla filosofia “on-demand”, che punta cioè a sviluppare le capacità e le competenze necessarie nel momento del bisogno.

In questo contesto, l’Ai può essere uno strumento prezioso per confezionare prodotti formativi altamente personalizzati, a seconda delle esigenze e del contesto aziendale in cui i discenti operano.

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