Il futuro del lavoro nel 2024: innovazione, tecnologia, sostenibilità.

da Redazione | 22 Dicembre 2023 | Direction |

Fine anno, tempo di bilanci e tempo di previsioni in vista del 2024! Ci piace iniziare con una buona notizia che emerge dallo studio predittivo di Manpower “Il futuro delle competenze nell’era dell’Intelligenza Artificiale”: sapete che nel corso del 2022 l’economia italiana – nonostante le inevitabili difficoltà –  ha registrato una crescita del PIL del 3,9% su base annuale, superando così quello di Francia (+2,6%) e Germania (+1,8%)?

Inoltre, nel periodo post pandemico (2021-22), le imprese italiane hanno dimostrato grande resilienza, cosa che ha portato il PIL del nostro Paese a crescere più dell’economia mondiale nel suo complesso. Nel quarto trimestre del 2022 l’Italia si trovava al di sopra dei livelli precrisi in termini reali di una percentuale pari all’1,8% del PIL, mentre la Francia dell’1,2% e la Germania soltanto dello 0,2%. E anche il 2023 si sta concludendo al di sopra delle aspettative, con un PIL in crescita dello 0,9% che si prevede arriverà a +1,2% nel 2024.

Disoccupazione mai così bassa

Tutto questo non può che aver avuto ripercussioni positive anche per quel che riguarda il mondo del lavoro e infatti i dati di agosto 2023 sono più che incoraggianti, con una percentuale di occupati pari al 61,5% e un tasso di disoccupazione che è il più basso dal 2008, pari al 7,3%.

A fronte di tutta questa luce, non manca però qualche ombra. Secondo il medesimo rapporto, le parole d’ordine per i prossimi anni saranno upskillinkg e reskilling, per combattere il talent shortage: per il 75% delle professioni oggi praticate e per quasi la totalità delle professioni tecniche sarà infatti necessario investire in formazione e aggiornamento, per restare al passo con l’evoluzione delle competenze richieste dal mercato. Di fatto saranno le professioni iperspecializzate quelle più richieste, con qualifiche tecniche di alto livello. Più nel dettaglio, la crescita della richiesta riguarderà professioni che oggi rappresentano solo il 20% degli occupati e infatti la quota di assunzioni che le imprese italiane giudicano difficili da realizzare ha raggiunto il 48% a settembre 2023.

Istruzione e lavoro

Queste problematiche interessano sorprendentemente anche i lavoratori più giovani dato che l’istruzione universitaria non sembra essere in grado di preparare gli studenti per il mondo del lavoro e si renderebbe necessario un ripensamento del curriculum scolastico per facilitare l’entrata dei giovani nel mondo del lavoro.

In particolare, secondo uno studio condotto da ANPAL e Unioncamere, il fabbisogno di laureati nel prossimo futuro è di circa 1,2 milioni di unità e le lauree più richieste entro il 2025 saranno quelle di economia giurisprudenza, seguite dai titoli in medicina e in ingegneria.

Le professioni che ci aspettano

E per quel che riguarda le professioni? I lavori del futuro fanno sempre più rima con innovazione, e le grandi protagoniste sono le nuove tecnologie digitali, soprattutto in un momento in cui moltissime aziende sono impegnate nei loro processi di trasformazione.

Non bisogna poi dimenticare tutto ciò che ruota attorno alla sostenibilità ambientale e alla transizione green, nuove professioni che richiederanno nuove competenze e una formazione specifica e adeguata.

Un ruolo importante avrà l’Intelligenza Artificiale e il Machine learning, che richiederanno ingegneri e specialisti ma… di non sola tecnologia vive l’uomo, per cui è bene non dimenticare che anche i lavori legati alla ristorazione e alla cura (in primis l’infermiere) saranno richiesti negli anni a venire, soprattutto in un Paese la cui età media tende inesorabilmente a crescere.

La formazione continua

Non ci sarà sicuramente da annoiarsi nel futuro che ci aspetta, di sicuro sarà necessario aggiornarsi costantemente e fare in modo di possedere le competenze trasversali – pensiero critico, pensiero analitico, orientamento al problem solving creatività e leadership solo per menzionarne alcune – necessarie per affrontare un tempo che si prospetta sempre più dinamico e in veloce evoluzione.

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